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Spunti da consumare
Decolonizzare il museo
E archiviare senza pregiudizi
di Elisa Fulco
Bianco, etero, borghese, per lungo tempo il museo ha perpetrato una visione etnocentrica e gerarchica del fruitore ideale delle sue collezioni, in cui l’arte europea ha rappresentato la norma se non il canone, la misura con cui leggere le altre culture.
Elisa Fulco nel suo articolo racconta come la museografia attraverso le pratiche del “decolonizzare” e del “rimediare” stia liberando le opere dal filtro dell’esotismo e del colonialismo.
Un cambio di prospettiva che richiede un ripensamento profondo del dispositivo museale che deve interrogarsi sulla capacità di rappresentare e dare voce a tutte le differenze (genere, etnia, orientamento sessuale, disabilità).
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