Vent'anni di Arianna: persone, luoghi...
Per festeggiare il lancio della nuova versione di Arianna, abbiamo ideato Vent’anni di Arianna: persone, luoghi, concetti e organizzazioni un ciclo di interviste a cura di Elisa Fulco.
Presenteremo i nostri casi di successo lanciando una riflessione sull’archivio che verrà, attraverso il contesto progettuale e le testimonianze dirette dei protagonisti.
Intervista a Gianni Palumbo
Il progetto Documenta Bradanica
Il progetto nasce nel 2015 come opportunità generata da un finanziamento europeo che ha permesso di mettere insieme sei Comuni dell’area Bradanica – Grassano, Grottole, Irsina, Miglionico, Montescaglioso e Pomarico – recuperando e censendo le numerose fonti documentarie conservate negli archivi storici dei Comuni e negli Archivi di Stato, con la consulenza scientifica di Hyperborea e la supervisione della Soprintendenza Archivistica della Puglia e della Basilicata.
Gli obiettivi di progetto erano ambiziosi: una bella sfida che abbiamo raccolto con entusiasmo.
Salvaguardare e tutelare i sei archivi storici dei comuni bradanici, dispersi fra più siti e in stato di completo disordine.
Identificare nei complessi documentari degli Archivi di Stato di Matera e di Potenza la documentazione storica riguardante il territorio della Bradanica.
Creare un’unica banca dati descrittiva dei documenti dei diversi archivi riferiti al territorio.
Abbiamo risposto alla sfida e abbiamo raggiunto gli obiettivi.
Abbiamo attivato la rete degli archivi comunali e degli archivi di stato, con un’azione di sensibilizzazione al progetto fra i diversi soggetti coinvolti.
Costituito un gruppo di referenti e specialisti sul territorio per potenziare la conoscenza del contesto storico, archivistico e territoriale.
Messo in sicurezza gli archivi comunali, individuando, bonificando e attrezzando con il supporto dei diversi referenti, sedi idonee alla conservazione dei documenti.
E alla fine …
oltre 38.000 documenti censiti, descrivendoli e indicizzandoli con la Suite 3 di Arianna, messa a disposizione poi del Cliente
oltre 1.000 immagini aggiornate e riferite al progetto “Pomarico com’era. I volti”, promosso e realizzato dall’Associazione Giuseppe Camillo Giordano
500 copie in stampa di un volume realizzato da noi per celebrare il progetto nei convegni e negli eventi previsti nella divulgazione sul territorio.
Protagonisti
Gianni Palumbo
Amministratore unico di BioPhilia s.a.s., Società attiva nel settore della conservazione dei beni ambientali e dei beni culturali in Italia meridionale. È tra i soci fondatori dell’Associazione culturale “Giuseppe Camillo Giordano” che presiede dal 2015, anno della sua fondazione. Tale sodalizio è attivo nel campo della valorizzazione dei beni culturali, in particolare nel settore degli archivi e delle biblioteche. È Ispettore onorario del MIBAC per il tramite della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e della Basilicata.
Elisa Fulco
Specializzata nella valorizzazione di archivi storici di collezioni, si occupa di responsabilità sociale d’impresa e di inclusione sociale attraverso la cultura, curando mostre, libri e progetti di comunicazione. Per noi segue il ciclo di interviste “Arianna20: dall’oggetto al contesto”
Documenta Bradanica
L’esperienza del progetto trasmette in modo chiaro che l’archivio è a tutti gli effetti un bene comune sui cui investire, un’esperienza di condivisione.
Una forma evoluta di marketing territoriale e di promozione “lenta” del territorio che appare molto in linea con i tempi che stiamo vivendo…
Foto racconto
Le immagini del progetto
Gianni Palumbo commenta alcune immagini che raccontano la realizzazione del progetto … partendo dalla fine.
Grazie a quanto abbiamo fatto, oggi l’archivio è diventato un punto di riferimento, noto pubblicamente e con risvolti che un tempo non sarebbero stati possibili. Per esempio, diventare il set di un documentario sulla storia della fotografia (“Il ladro di anime” di David Grieco). Per me questa è valorizzazione vera!
Prima del covid
Abbiamo dovuto impiegare comunque maschere con filtri antiparticolato. Qui siamo in una discarica di rifiuti pericolosi per raccogliere documentazione dispersa. Alla fine dell’intervento in discarica, avremo recuperato un terzo della documentazione gestita complessivamente con il progetto.
Brandelli di documenti
Questa foto rappresenta la fase di “spiegatura”. Un momento del progetto molto complesso, destinato al recupero dei documenti raccolti. E non sempre il recupero è stato possibile. Come evidenziato dalla foto, avevamo solo brandelli di documenti, oltretutto mischiati a residui edili, vetri rotti e chiodi arrugginiti.
Il cantiere
L’attività di “cantiere” è durata diversi mesi. Il recupero dei documenti è stata una bella sfida: alla fine l’abbiamo vinta. E anche dopo il completamento del progetto, abbiamo recuperato nuovi documenti rinvenuti in altri luoghi ameni.
Forma e sostanza
Oggi l’archivio si presenta ordinato, quindi perfettamente consultabile. Ma anche gradevolissimo alla vista, grazie alla sua collocazione nel settecentesco palazzo marchesale “Donnaperna”. Il risultato finale è la totale sovrapposizione fra forma e sostanza.
Siamo a tua disposizione
Siamo a tua disposizione
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