Vent'anni di Arianna: persone, luoghi...
Per festeggiare il lancio della nuova versione di Arianna, abbiamo ideato Vent’anni di Arianna: persone, luoghi, concetti e organizzazioni un ciclo di interviste a cura di Elisa Fulco.
Presenteremo i nostri casi di successo lanciando una riflessione sull’archivio che verrà, attraverso il contesto progettuale e le testimonianze dirette dei protagonisti.
Intervista a
Barbara Maria Affolter
e Laura Rossi Galanti
Il progetto con la Misericordia di Firenze
L’occasione dell’incontro e del successivo Progetto basato su Arianna3, nasce da una valutazione interna della Misericordia di Firenze.
Era arrivato il momento di sostituire il software, in uso in quel periodo, per la descrizione del proprio archivio storico.
Si trattava quindi di selezionare un nuovo strumento che consentisse di recepire appropriatamente tutti i dati rilevati con il precedente applicativo.
Ma soprattutto, uno strumento che assicurasse la flessibilità necessaria alla descrizione di un archivio molto peculiare e foriero di continue scoperte.
Grazie al contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze con il bando “Laboratori culturali”, abbiamo quindi fornito Arianna3 alla Misericordia.
Prima di tutto abbiamo effettuato il recupero completo e razionalizzato dei dati pregressi.
Successivamente abbiamo integrato i dati con il potenziale informativo rappresentato dalle schede entità di Arianna3.
Con il nostro intervento, la Misericordia di Firenze ha incrementato le tipologie di schede utilizzabili, indispensabili per una descrizione appropriata dei materiali più disparati.
Protagoniste
Barbara Maria Affolter
Laureata in Archivistica all’Università degli Studi di Firenze, lavora da anni su incarico della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana. Attualmente cura l’Archivio storico della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze.
Laura Rossi Galanti
Laureata alla Facoltà di Scienze politiche di Firenze “Cesare Alfieri”. Diplomata alla Scuola di paleografia, archivistica e diplomatica presso l’Archivio di Stato di Firenze. Da anni si occupa di riordino, inventariazione e valorizzazione di archivi di Enti pubblici, partiti politici e archivi privati. Attualmente è occupata nel riordino dell’archivio storico e di deposito presso la Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze.
Elisa Fulco
Specializzata nella valorizzazione di archivi storici di collezioni, si occupa di responsabilità sociale d’impresa e di inclusione sociale attraverso la cultura, curando mostre, libri e progetti di comunicazione. Per noi segue il ciclo di interviste “Arianna20: dall’oggetto al contesto”
Tra welfare e stato sociale
Otto secoli di Misericordia conservati nella storia della Confraternita raccontano un’inedita Firenze, “città della cristiana fratellanza non solo città dei mestieri e dei banchieri…”.
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Foto racconto
Le immagini del progetto
L’archivio storico della Confraternita della Misericordia di Firenze è un gioiello.
Con il contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, abbiamo gestito l’adozione di Arianna. Il passaggio ad Arianna ci ha permesso finalmente di mettere in relazione materiale di vario genere, dai documenti scritti alle rappresentazioni grafiche, dagli oggetti analogici a quelli digitali permettendoci, così, di ottenere uno strumento duttile adatto sia alla implementazione delle nostre banche dati che alla ricerca trasversale.
Una storia secolare
Si tratta di un cospicuo corpus documentale raccolto pazientemente in secoli di attività di soccorso verso i bisognosi in ottemperanza agli scopi solidaristici formulati in epoca medievale dai suoi fondatori.
Sussidio e solidarietà
“Agl’ indigenti et calamitosi”, così recitano gli antichi statuti, “si porga il caritativo sussidio con ogni diligenza et cura possibile”.
Non solo lo Statuto
Negli scaffali dell’Istituzione sono conservati anche numerosi nuclei documentari lasciati in eredità alla Misericordia. Dai registri di bottega dello spadaio di Cosimo I ai conti di Lorenzo Gabbuggiani, sarto di corte Medici, dalle carte degli stampatori Guglielmo e Giulio Piatti ai disegni di Pietro Annigoni.
Archivio vivo
Trattandosi di un’Istituzione tutt’ora attiva, alle carte storiche, si aggiungono giorno per giorno quelle di deposito che vanno a loro volta schedate e governate, prevalentemente per motivi funzionali. Ordinare, descrivere, valorizzare e governare una realtà così complessa e complicata è contemporaneamente un’avventura e una sfida e necessita degli strumenti informatici adeguati.
Siamo a tua disposizione
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